Cosa si intende per disturbi dell’umore? 

I disturbi d’umore comprendono un insieme di condizioni caratterizzate da una persistente o ricorrente serie di sintomi psico-fisici, eccessivamente elevati o ridotti. I disturbi d’umore più frequenti sono la depressione(eccessivo abbassamento del tono dell’umore) e il disturbo bipolare (momenti di depressione si alternano a mania, ossia a un’euforia patologica). 

La tristezza può essere considerata una risposta universale dell’uomo a delusioni e a situazioni avverse (es. abbandono dell’ambiente familiare, morte di una persona cara ecc.), così come l’euforia è legata al successo e al raggiungimento di obiettivi. Tuttavia, se queste reazioni emotive sono eccessivamente intense e durano troppo a lungo, oppure insorgono in assenza di un evento scatenante, devono essere considerate anormali. 

I disturbi d’umore possono essere correlati alla presenza di patologie neurologiche ed organiche, come malattia di Parkinson, morbo di Alzheimer, neoplasie e alcune malattie croniche. Possono essere considerati, quindi, il risultato della combinazione di predisposizione individuale, fattori ambientali sfavorevoli e disfunzioni di alcuni circuiti cerebrali. 

Quali sono i sintomi? 

I sintomi psicofisici associati ai disturbi d’umore dipendono dalla specifica condizione e possono variare da persona a persona. Tuttavia, questi possono comprendere: astenia, affaticabilità, drastico aumento o diminuzione del peso corporeo, sguardo fisso, calo della libido e dell’efficienza sessuale, oppressione toracica e cardiopalmo, disuria, dispepsia, stipsi, insonnia o ipersonnia, agitazione e iperattività del sistema nervoso autonomo. I disturbi d’umore, a differenza delle reazioni emotive normali, comportano, inoltre, una significativa compromissione delle interazioni sociali e delle capacità lavorative. 

Per poter parlare di un disturbo vero e proprio, queste condizioni richiedono una persistente alterazione nel tempo, che interferisca con le normali attività sociali, familiari e lavorative del soggetto che ne soffre. Si parla in questo caso di tono dell’umore deflesso. Nello specifico, le variazioni dello stato d’animo: 

  • avvengono spesso spontaneamente;
  • sono di eccessiva entità;
  • si accompagnano a sintomi diversificati che impediscono all’individuo di svolgere le proprie attività quotidiane. 

 Come capire se si soffre di disturbo dell’umore? 

Riconoscere se si soffre di un disturbo dell’umore può essere complesso poiché coinvolge molteplici fattori e i sintomi possono variare da persona a persona.  

Tuttavia, ci sono alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di un disturbo, che tende a manifestarsi spesso attraverso: 

  • sentimenti di profonda tristezza;
  • tendenza all’isolamento;
  • apatia;
  • perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane;
  • Insonnia e disturbi del sonno;
  • scarso desiderio sessuale;
  • problemi di concentrazione, memoria o capacità decisionali;
  • perdita o aumento eccessivo di appetito. 

Se riscontri alcuni di questi sintomi e noti che persistono da molto, impattando significativamente con la tua vita quotidiana, sia a lavoro che nelle relazioni, potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista della salute mentale, che saprà indicarti l’approccio corretto per agire sull’umore.  

Consigli pratici

I consigli pratici per non sentirsi giù di morale sono differenti e vanno dal cibo allo sport: alzare il livello di serotonina non è poi così complicato. 

Quali sono i rimedi per sollevare l’umore? 

1)Cibi e nutrienti amici dell’umore:

Il legame tra umore, emozioni e cibo è tra i più speciali e, anche se non è una novità è normale sentirsi più contenti dopo aver mangiato il nostro piatto preferito.  Interessante è comprendere come determinati nutrienti influiscono sul tono dell’umore. Stiamo parlando di: 

Triptofano, un amminoacido essenziale e precursore della serotonina, che l’organismo non è in grado di produrre e perciò deve essere integrato con la dieta o una supplementazione specifica. Si trova nel cioccolato fondente (da sempre noto come alimento che rilascia gli ormoni connessi all’emotività); nella frutta secca; nei latticini, nei legumi; nelle verdure di colore verde; nella carne e nel pesce. 

Vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B6, essenziale per migliorare il tono dell’umore e per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Essa è presente, ad esempio, nei cereali integrali, nei legumi, nelle patate, negli spinaci, nella frutta (esclusi gli agrumi), nelle carni bianche, nel pesce e in alcune erbe aromatiche (basilico e prezzemolo). 

Sali minerali, come magnesio, zinco, ferro e selenio, sono necessari per il corretto funzionamento del sistema nervoso, regolando i meccanismi che influiscono sul tono dell’umore. Essi si trovano in molti alimenti della dieta, sia di origine vegetale (legumi, frutta secca, verdura) sia di origine animale (uova, carne e pesce). 

Carboidrati, dove gli zuccheri giocano un ruolo fondamentale per il buonumore, dato che favoriscono la produzione di serotonina. È da sottolineare, in ogni caso, che un eccessivo consumo di zuccheri semplici, oltre a vanificare ogni dieta dimagrante, si può tradurre in picchi di glicemia che portano a degli sbalzi d’umore poco piacevoli. Merendine e cioccolatini quindi vanno bene, ma solo ogni tanto! 

2)Integratori per sostenere il tono dell’umore 

Quando si vuole combattere il cattivo umore e migliorare la qualità del proprio stato emotivo, si può ricorrere anche ad integratori specifici, in grado di regolare il tono dell’umore ed alleviare le ansie, grazie a ingredienti come il magnesio, vitamina B6 e triptofano, melissa.  

Melissa: nota per le proprietà distensive e rilassanti, oltre che per essere una pianta aromatica molto apprezzata per il suo sapore dolce; 

Lavanda: utilizzata per fare infusi rilassanti od anche sotto forma di olio essenziale per l’aromaterapia finalizzata ad alleviare ansia e stress; 

Magnesio: soprattutto se associato a Niacina e alla Vitamina B2, contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento; 

L-Triptofano: è il precursore della serotonina, ormone che agisce come neurotrasmettitore, controlla l’umore a livello cerebrale e provoca il restringimento dei vasi sanguigni. 

3)Una buona dose di sole e aria aperta 

4)Esercizio fisico giornaliero

L’esercizio fisico aumenta il rilascio postsinaptico di neurotrasmettitori monoaminici (dopamina e serotonina). Entrambi giocano un ruolo ben conosciuto nella regolazione dell’umore.

5)Un sonno di qualità  

 

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