FITOTERAPIA E FITOTERAPICI

CHE COS’È LA FITOTERAPIA?

La fitoterapia è intesa come la branca della farmacoterapia che si occupa di prevenire e trattare diversi disturbi e malattie mediante l’uso di piante medicinali e preparazioni da esse ottenute. La fitoterapia non utilizza il principio attivo singolo – come avviene nella terapia farmacologica “classica” o “di sintesi” – ma piante e prodotti da esse ottenuti che contengono più sostanze. Per fare ciò, la fitoterapia si serve di specifici trattamenti e tecnologie estrattive idonee e realizza prodotti in forme farmaceutiche ben definite, purificate e standardizzate nei costituenti chimici responsabili dell’attività farmacologica attribuita alla stessa pianta o a sue preparazioni.

 

E IL FITOTERAPICO?

Il fitoterapico è un medicinale a tutti gli effetti e, in particolare, un medicinale di origine vegetale. È considerato fitoterapico ogni medicinale che, come sostanze attive, contiene esclusivamente una o più sostanze vegetali, oppure una o più preparazioni vegetali, o ancora, una o più sostanze vegetali in associazione ad una o più preparazioni vegetali.

I medicinali fitoterapici, così come quelli di sintesi, per poter essere commercializzati è indispensabile che abbiano ricevuto l’approvazione ufficiale da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e che rispettino i requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia richieste dalla legislazione farmaceutica che ne disciplina tutti gli aspetti.

 

MA COS’È UNA SOSTANZA VEGETALE? E UNA PREPARAZIONE VEGETALE?

Si definiscono sostanze vegetali o droghe vegetali:

Tutte le piante, le parti di piante, le alghe, i funghi e i licheni, interi, a pezzi o tagliati, in forma non trattata, solitamente essiccata o, talvolta, anche allo stato fresco;

Alcuni tipi di essudati non sottoposti a trattamenti specifici.

Si definiscono preparazioni vegetali o preparazioni a base di droghe vegetali:

Tutte le preparazioni ottenute sottoponendo le sostanze o droghe vegetali a trattamenti come l’estrazione, la distillazione, la spremitura, il frazionamento, la purificazione, la concentrazione o la fermentazione;

Le sostanze vegetali triturate o polverizzate;

Le tinture, gli estratti, gli oli essenziali, i succhi ottenuti per spremitura e gli essudati lavorati.

 

QUALI SONO I PRODOTTI FITOTERAPICI?

I medicinali fitoterapici commercializzati nel nostro Paese sono diversi, li ritroviamo sotto forma di compresse o capsule, oppure di gocce.

Abbiamo Fitoterapici a base di estratti di:

-Aloe Vera per le proprietà antinfiammatorie e depurative;

-Sambuco contro le influenze e le infezioni delle alte vie aeree;

-Aglio (allium sativum) come antibiotico e antiparassitario naturale;

-Camomilla come calmante, antinfiammatorio;

-Biancospino contro la pressione alta;

-Ortica (Urtica dioica), utilizzata nel trattamento dei disturbi funzionali dell’ipertrofia prostatica benigna;

-Mirtillo (Vaccinium myrtillus), di centella (Centella asiatica), di semi di ippocastano (Aesculus hippocastanum), tutti utili per la loro azione vasoprotettrice;

-Arnica (Arnica montana) per il trattamento del dolore muscolare e articolare;

-Iperico (Hypericum perforatum) per il trattamento di stati depressivi lievi o moderati e rimedio contro ustioni e dermatiti;

-Lavanda e rodiola (Rhodiola rosea), utili per trovare sollievo temporaneo da sintomi associati a condizioni di stress;

-Luppolo (Humulus lupulus) ) o a base di passiflora (Passiflora incarnata), anch’essi utili in presenza di sintomatologia lieve associata a stress mentale;

-Valeriana (Valeriana officinalis) e/o melissa (Melissa officinalis), utilizzati per le proprietà blandamente sedative;

-Fumaria (Fumaria officinalis), ononide (Ononis spinosa), e piscidia (Piscidia erythrina), utili per le loro proprietà antispastiche esercitate soprattutto a livello epato-biliare ed urinario;

-Edera (Hedera helix) impiegati come espettoranti;

-Pelargonio (Pelargonium sidoides), utili in caso di raffreddore;

-Semi di ispagula (Plantago ovata) o frutti di senna (Cassia senna), usati in caso di problemi di stitichezza occasionale;

-Piante come rabarbaro (Rheum palmatum), boldo (Peumus boldus), cascara (Rhamnus purshiana), genziana (Gentiana lutea), utili per favorire la digestione e l’appetito e per contrastare la stitichezza occasionale;

-Olio essenziale di menta (Mentha x piperita) e olio essenziale di cumino (Carum carvi), utili in caso di piccoli disturbi gastrointestinali;

-Finocchio contro il gonfiore addominale e per favorire la digestione;

-Cimicifuga (Cimicifuga racemosa), utili contro i disturbi della menopausa.

 

CHI PRESCIVE I FITOTERAPICI?

Alcuni medicinali fitoterapici possono essere dispensati solo dietro prescrizione medica.

Mentre altri, trovandoli sotto forma di integratori non hanno bisogno di prescrizione medica, sono liberamente acquistabili in quanto SOP (senza obbligo di prescrizione) o OTC (farmaci da banco).

 

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Alte temperature, afa ed eccessivo caldo possono provocare un generale senso di debolezza, spossatezza e crampi muscolari. Si sente spesso parlare di Magnesio e Potassio per poter contrastare questi sintomi, ma cosa sono? 

Il nostro organismo è composto da minerali essenziali in quantità differenti.

Oltre a costituire ossa e tessuti, sono indispensabili per il buon funzionamento delle cellule e quindi dell’organismo stesso.

Fra questi troviamo anche il magnesio e il potassio: si tratta di due minerali “interdipendenti” per cui una carenza di magnesio alla lunga provoca anche una carenza di potassio. 

Ma andiamo a vederli in dettaglio!

Il potassio è un macro elemento, cioè uno dei minerali presenti tipicamente nell’organismo in quantità elevate.

Di fatto si tratta del minerale presente in maggior quantità nelle cellule; il corpo di un individuo adulto ne contiene circa 180 grammi. 

A che cosa serve il potassio? 

Il potassio è coinvolto in diversi fenomeni del nostro organismo.

Partecipa alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule e aiuta a mantenere la pressione nella norma, attenuando gli effetti del sodio.

Può inoltre ridurre il rischio di calcoli renali ricorrenti e le possibilità di perdita di tessuto osseo dovuta all’invecchiamento. 

 Quando usare il magnesio?

Il Magnesio è uno dei principali protagonisti per il buon funzionamento della pompa sodio-potassio che regola il trasporto di ioni sodio e potassio dentro e fuori la cellula.

Rappresenta un elemento indispensabile per un corretto metabolismo energetico e l’attività dei muscoli e da non dimenticare il suo importante contributo alla normale attività cardiocircolatoria, e nella prevenzione alla formazione delle placche aterosclerotiche. 

Si sente spesso parlare del Magnesio per il benessere mentale, in particolare migliora l’irritabilità, i disturbi del sonno e la stanchezza mentale, favorendo la lucidità della mente ed eliminazione di scorie e tossine dall’organismo. 

Perché è consigliato assumere magnesio e potassio durante il periodo estivo? 

Una sana e corretta alimentazione consente una corretta assunzione di magnesio e potassio ma, durante il periodo estivo e in situazioni particolari di eccessiva sudorazione, potrebbe non essere sufficiente.

In particolare, quando le temperature aumentano, la pressione sanguigna scende e compaiono spossatezza, affaticamento, crampi muscolari e stanchezza.

Affidarsi al proprio medico e farmacista per individuare l’integrazione più corretta può essere molto importante.

Quando assumere magnesio e potassio? 

Molto spesso ci si domanda quando assumere magnesio e potassio durante la giornata.   

In realtà, non c’è una regola fissa: se pratichiamo attività fisica, possiamo assumere l’integratore al termine dell’allenamento, in modo da equilibrare i sali persi durante lo sforzo atletico. 

Oppure, ancora, lo possiamo assumere magnesio e potassio durante la giornata, quando ne sentiamo la necessità (ad esempio se sentiamo di avere le “pile” scariche, quando siamo sotto stress eccessivo, quando sudiamo e abbiamo caldo).  

Se prevediamo una giornata impegnativa può essere importante assumerli al mattino per ricevere la giusta carica.

Può essere interessante l’assunzione continuativa a cicli o al bisogno in caso di particolari necessità. 

 

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La pulizia dell’orecchio

Pulizia orecchio farmacia

Un interessante argomento che riguarda sia adulti che bambini è la pulizia dell’orecchio.

L’orecchio è l’organo che permette la percezione dei suoni (il cosiddetto senso dell’udito) e che garantisce l’equilibrio statico e dinamico del corpo.
Suddivisibile in tre compartimenti:

  • orecchio esterno
  • orecchio medio
  • orecchio interno

L’ orecchio esterno è, sostanzialmente, la componente dell’orecchio visibile a occhio nudo ai lati della testa. Le principali parti che lo costituiscono sono: il padiglione auricolare, il condotto uditivo esterno (o meato acustico esterno) e la faccia esterna del timpano (o membrana timpanica). Da qui parte l’ orecchio medio.

All’interno dell’orecchio esterno, la cute è ricoperta di cellule sebacee che producono cerume in forma liquida che lubrifica e protegge il condotto da infezioni micotiche e batteriche.

Gli ultimi aggiornamenti inviati dalla American Academy of Otorinology spiegano che: “contrariamente a quanto si crede, la presenza del cerume nell’orecchio non è sintomo di poca igiene, ma la sostanza viene prodotta per evitare che la sporcizia penetri in profondità nei condotti uditivi”.

 

Quando e come si forma il tappo di cerume?

Il cerume che, come abbiamo detto, è una sostanza liquida e oleosa, può asciugarsi e favorire la formazione di tappi.

Quali sono i sintomi?

Inizialmente si verifica una sensazione di suono ovattato come se i rumori rimbombassero .Si verifica una ipoacusia. Se la situazione perdura si manifesta dolore che può essere anche intenso.

Perché andare dal medico?

Per stabilire se il nostro problema è legato alla presenza di una tappo di cerume oppure ci sono altre patologie più importanti che possono interessare l’orecchio medio o interno.

Come intervenire in caso di presenza di tappo di cerume?

Iniziamo parlare del lavaggio del condotto uditivo:

Deve essere sempre delicato con acqua tiepida,successivamente per asciugare adoperare un panno morbido o una garzina di cotone, infilare un dito all’interno e tamponare.

È possibile anche indirizzare un getto di aria calda (phon) da adeguata distanza.

Posso usare i Cotton Fioc?

Una delle domande più frequenti che arrivano sulla nostra piattaforma e se è utile pulire le orecchie con i bastoncini cotonati.

È assolutamente da evitare l’uso di Cotton fioc dal momento che si potrebbe avere l’effetto opposto a quello desiderato, ovvero quello di spingere il cerume all’interno.

In realtà dovrebbero essere usati solo per la pulizia del padiglione auricolare.

Da sottolineare anche che le orecchie sono organi autopulenti, di conseguenza non necessitano di particolari operazioni di pulizia quotidiana.

 

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