Perché in estate aumentano i disturbi della vista?

Perché in estate aumentano i disturbi della vista?

C’è un fattore di rischio per gli occhi, e dunque anche per la vista, spesso sottovalutato: l’estate.  

Vento, acqua salata, cloro, polline, polveri sottili, superfici riflettenti di mare e montagna e, soprattutto, il sole possono aumentare le probabilità di sviluppare qualche disturbo oculare: in particolare alla retina, complice una azione più aggressiva da parte dei raggi ultravioletti. Per contrastare l’elevata dannosità ambientale, è fondamentale ricorrere ad una efficace, facile prevenzione: gli occhiali da sole. Invece gli italiani ne fanno scarso uso, comprese le fasce di popolazione più a rischio, quali bambini e anziani.

Proteggere gli occhi deve diventare una sana abitudine che inizia fin da bambini 
Invece solo nel 60 per cento dei casi, nella fascia più a rischio tra i 2 e i 6 anni, i piccoli indossano lenti scure

Trascurano gli occhi anche gli anziani, nei quali l’età favorisce invece la fotofobia: ovvero l’eccessiva sensibilità alla luce, che si cura con lenti fotocromatiche o che assicurano un’alta percentuale di sbarramento agli ultravioletti. Perché i rischi, in generale, sono di compromettere la buona funzionalità della retina e quella lacrimale ma anche di elevare il rischio di congiuntiviti, fino a favorire la predisposizione all’insorgenza della cataratta.
Sempre in estate un altro fattore di rischio per gli occhi è l’esposizione all’aria condizionata, con conseguente senso di fastidio e di presenza di “corpo estraneo” nell’occhio, disidratazione e possibili congiuntiviti.

Correre ai ripari è molto semplice: basta bere molto e mangiare tanta frutta e verdura per reidratare e fornire i nutrienti necessari, oltre all’uso di colliri lubrificanti, chiamati anche lacrime artificiali, che forniscono il giusto grado di lipidi e acqua  

Chi cerca un po’ di refrigerio in piscina dovrà fare attenzione al contatto dell’acqua con gli occhi. Il cloro è una sostanza chimica utilizzata per impedire la crescita e la proliferazione batterica in acqua. È una sostanza indispensabile per tenere le piscine pulite e disinfettate ma può causare disturbi sia alla pelle che agli occhi.

I disturbi possono essere di entità variabile, dal semplice fastidio oculare al bruciore, irritazione fino a congiuntiviti o cheratocongiuntiviti. In alcuni casi, questo dipende da una particolare sensibilità degli occhi maggiormente accentuata nei soggetti atopici, ma spesso può dipendere da una reazione oculare a particolari componenti chimiche che si accumulano nell’acqua quando non viene trattata nel modo giusto.

Terminato il bagno in piscina o la nuotata è molto importante fare una doccia con acqua dolce avendo cura di risciacquare bene il viso, gli occhi e le orecchie.

Se il disturbo è costante ti consigliamo di parlarne con il tuo oculista.

Quanta acqua bere per proteggere gli occhi? 

Gli esperti si raccomandano di bere almeno 1.5-2 litri di acqua al giorno, da aumentare in caso di sforzi fisici o elevata sudorazione. Importante è ricordarsi di assumerla durante tutto l’arco della giornata, senza attendere lo stimolo della sete. Chi fatica a bere acqua può integrarla con altre bevande sane e idratanti, preferibilmente non zuccherate, come acque detox e infusi. Durante la bella stagione estiva è inoltre importante seguire un’alimentazione fresca e leggera, privilegiando cibi idratanti e digeribili, per non affaticare l’organismo.

 

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