È mai capitato a te o al tuo bambino di soffrire di disturbi del cavo orale dopo una terapia antibiotica o di un periodo debilitante?
In tal caso potrebbe trattarsi di un’infezione chiamata comunemente Mughetto della bocca o candidosi orale.
Cos’è la candidosi orale?
Il mughetto è una forma di candida che colpisce la lingua e il palato molle determinando delle placche biancastre a volte dolorose e crostose e può estendersi alle labbra provocando ragadi e piccole fissurazioni chiamate perlèche.
Quando parliamo di candidosi orale ci riferiamo a un’infezione da Candida, che comprende un gruppo di circa 150 specie di lieviti ma la più comune forma di infezione è rappresentata da C. albicans.
Qual è la causa?
Normalmente non provoca disturbi e risiede come saprofita sulla cute e sulle mucose: solamente quando le difese immunitarie dell’ospite calano, questo microrganismo può proliferare all’interno del cavo orale.
Molto comune nei neonati e lattanti, può colpire anche gli adulti quando calano le difese immunitarie o vengono utilizzati per tempi prolungati alcuni farmaci come il cortisone o gli antibiotici che possono provocare la comparsa del mughetto.
Questi tendono a ridurre la flora batterica che normalmente impedisce un’eccessiva moltiplicazione della Candida.
Anche alcune condizioni ne promuovono lo sviluppo incontrollato, come umidità e calore, stress o malattie croniche come asma e diabete mellito.
Come si può manifestare?
La candidosi orale può manifestarsi attraverso numerosi sintomi, ma il più comune è la comparsa di una patina bianca sulla lingua e sulle mucose della bocca.
Il mughetto è caratterizzato dalla comparsa di placche biancastre, lattescenti, puntiformi, a forma di lenticchia o che si fondono tra loro.
Le sedi comunemente colpite sono il dorso della lingua e meno spesso il palato.
Nei casi più gravi, dalla bocca può estendersi all’esofago e all’intestino con sintomi tipici della gastrite.
Il mughetto può dare un intenso bruciore, e, di conseguenza, difficoltà ad alimentarsi e a percepire i sapori.
Quando l’infezione è estesa anche alla gola e all’esofago, il paziente lamenta difficoltà di deglutizione.
Come si cura la Candidosi orale?
Il trattamento del mughetto dipende ovviamente dall’entità dell’infezione e delle sue manifestazioni: se tempestivo, è efficace e risolutivo, con un miglioramento dei sintomi in breve tempo.
Nelle forme più lievi possono essere impiegati appositi collutori o risciacqui con soluzioni alcaline.
Se il mughetto interessa un bambino allattato al seno, le applicazioni debbono essere estese anche al capezzolo e all’areola della madre; in simili situazioni è altrettanto importante sterilizzare tettarelle e ciucci prima dell’uso.
Per curare la candidosi orale si ricorre, quando necessario, a farmaci antimicotici, vale a dire in grado di contrastare la moltiplicazione dei funghi.
Il farmaco d’elezione per il mughetto è il miconazolo in forma di gel orale per i neonati; può rivelarsi utile effettuare anche lavaggi di acqua e bicarbonato con garze sterili.
Nei casi più gravi o di infezioni resistenti è possibile ricorrere alla somministrazione di farmaci antimicotici in sciroppo.