Lasonil e Ketodol: cosa hanno in comune e quali sono le differenze?

lasonil ketodol: quali differenze?

In caso di mal di testa, mal di schiena, mal di denti e dolori ci si trova spesso di fronte ad un innumerevole numero di farmaci e non si ha molta chiarezza su quale assumere e in quali situazioni preferire uno piuttosto che un altro.

È proprio questo il caso di Lasonil e Ketodol…quali caratteristiche hanno in comune e in cosa differiscono?

Lasonil: che cos’è e cosa contiene

Lasonil Antinfiammatorio e Antireumatico (220mg compresse rivestite con film) è un medicinale che appartiene alla categoria dei farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, cosiddetti FANS.

Il principio attivo è il Naprossene Sodico. Una compressa rivestita con film contiene 220mg di Naprossene sodico (equivalente a 200 mg di Naprossene)

Quando assumere Lasonil Antinfiammatorio e Antireumatico?

Questo medicinale si usa per il trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori articolari e muscolari (stiramenti, contratture, distorsioni, mialgia), mal di denti e malattie da raffreddamento. È inoltre indicato contro i dolori mestruali e i dolori di minore entità nell’artrite e nell’artrosi.

Come prendere Lasonil Antinfiammatorio e Antireumatico?

La dose raccomandata è:

  • trattamento sintomatico del dolore: 1 compressa ogni 8-12 ore, per non più di 7 giorni.
  • malattie da raffreddamento: 1 compressa ogni 8-12 ore, per non più di 3 giorni.

È possibile che si abbia maggiore beneficio iniziando con 2 compresse, seguite da 1 compressa ogni 12 ore secondo necessità. La dose massima giornaliera è di 3 compresse.

È consigliato assumerlo a stomaco pieno?

Assolutamente sì, è consigliata l’assunzione a stomaco pieno accompagnandola con un bicchiere d’acqua.

Attenzione, la sicurezza e l’efficacia nei bambini al di sotto dei 16 anni non sono state ancora stabilite.

Ketodol: che cos’è e cosa contiene?

Ketodol (25mg ketoprofene + 200 mg sucralfato) è un medicinale che appartiene alla categoria dei farmaci cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).

Ketodol contiene i principi attivi Ketoprofene e Sucralfato. Il Ketoprofene è contenuto nel nucleo centrale della compressa e possiede un’azione antidolorifica-antinfiammatoria; il Sucralfato è contenuto nel rivestimento della compressa ed esercita un’azione protettiva della superficie interna dello stomaco (mucosa gastrica). Prima si libera il sucralfato che protegge la mucosa gastrica e, subito dopo, il ketoprofene che svolge la sua attività antidolorifica ed antinfiammatoria.

Quando assumere Ketodol?

Questo medicinale viene utilizzato in caso di dolori di varia origine e natura:

– mal di testa

– mal di denti

– dolori ai nervi (nevralgie)

– dolori alle ossa, alle articolazioni, ai muscoli

– dolori mestruali

Come prendere Ketodol?

La dose raccomandata negli adulti e nei ragazzi sopra i 15 anni è di 1 compressa, oppure si può prendere una compressa 2-3 volte al giorno nelle forme dolorose di maggiore intensità.

È consigliato assumerlo a stomaco pieno?

Assolutamente sì, è consigliata l’assunzione a stomaco pieno accompagnandola con un bicchiere d’acqua.

Attenzione, la sicurezza e l’efficacia nei bambini al di sotto dei 15 anni non sono state ancora stabilite.

Per entrambi i farmaci utilizzare la dose minima efficace, in particolare nei pazienti anziani.

Quali sono le principali similitudini e differenze?

Entrambe le specialità medicinali appartengono alla categoria dei FANS non selettivi (farmaci antinfiammatori non steroidei) e sono indicati in caso di dolori di varia origine e natura.

Si tratta di medicinali che per l’acquisto non richiedono la ricetta del medico e possono essere dispensati sia in Farmacia che Parafarmacia. La principale differenza, come specificato nell’articolo, consiste nei differenti Principi Attivi (Naprossene Sodico e Ketoprofene) contenuti all’interno delle formulazioni, entrambi appartenenti alla categoria dei FANS non selettivi.

In più Ketodol ha all’interno della formulazione il Sucralfato.

Quest’ultimo agisce localmente sulla mucosa gastrica, proteggendola. Infatti, una volta che la compressa ha raggiunto lo stomaco, il sucralfato si discioglie e protegge le pareti gastriche prima che il nucleo della compressa liberi il principio attivo ketoprofene.

Il sucralfato è un gastroprotettore composto da uno zucchero, il saccarosio, e da idrossido di alluminio. Questi si legano alla mucosa gastrica e danno origine a una barriera fisica che previene il contatto degli acidi con le pareti dello stomaco. Per il suo potere protettivo, il sucralfato viene anche utilizzato nel trattamento di gastriti, esofagiti da reflusso, ulcere gastriche e duodenali.

Questo elemento è molto importante in quanto un aspetto comune alla maggior parte degli antinfiammatori non steroidei è la possibile causa di effetti indesiderati che si manifestano a carico del tratto gastroenterico.

 

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