Buscofen o Okitask: quali sono le principali differenze?

L’utilizzo dei farmaci per alleviare il dolore è in continuo aumento, e tra quelli più utilizzati emergono i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’acido acetilsalicilico, il paracetamolo, l’ibuprofene e il ketoprofene.

Facciamo un po’ di chiarezza su due farmaci molto conosciuti e molto utilizzati: Buscofen e Okitask.

Buscofen Capsule Molli: qual è il loro utilizzo?

Buscofen è un farmaco che appartiene alla categoria degli analgesici-antinfiammatori, cioè medicinali che combattono dolore ed infiammazione.

Il principio attivo è l’Ibuprofene, appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Più nel dettaglio, esso è un derivato dell’acido propionico dotato di attività analgesica, antinfiammatoria e antipiretica.

L’ibuprofene è disponibile in numerose formulazioni farmaceutiche (compresse, sciroppo, sospensione orale, gocce orali, gel cutaneo, soluzioni vaginali, supposte, cerotti medicati, ecc.) adatte a diverse vie di somministrazione (orale, topica, vaginale, rettale, intramuscolare ed endovenosa) per il trattamento di una grande varietà di disturbi, pur sempre caratterizzati da infiammazione e dolore.

Qual è la sua indicazione?

Buscofen è utilizzato, negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni, per trattare dolori di varia origine e natura (dolori mestruali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari)

Qual è la giusta posologia?

Adulti-Adolescenti sopra i 12 anni:

1-2 capsule molli, 2-3 volte al giorno.

Le capsule molli devono essere inghiottite senza essere masticate.

*A differenza della compressa, la capsula molle ha un rivestimento esterno in gelatina e, all’interno, il principio attivo è in soluzione liquida.

È consigliato assumerlo a stomaco pieno?

Assolutamente si, è consigliata l’assunzione a stomaco pieno accompagnandola con un bicchiere d’acqua soprattutto nei soggetti con problemi di tollerabilità gastrica.

Attenzione: non superare la dose di 6 capsule al giorno.

Curiosità

Lo sapevi che…estratti vegetali come Gingko Biloba se assunti insieme a medicinali come Buscofen possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale?

Per saperne di più, ti suggeriamo di consultare il foglietto illustrativo.

Okitask 40 mg granulato: a cosa serve?

Okitask è un farmaco che appartiene alla categoria degli analgesici-antinfiammatori, cioè medicinali che combattono dolore ed infiammazione. Il principio attivo è il Ketoprofene sale di lisina che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS).

Qual è la sua indicazione?

Okitask si utilizza per dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, mal di denti, nevralgie (dolori ai nervi), dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari (delle ossa e delle articolazioni).

Qual è la giusta posologia?

Okitask non può essere assunto al di sotto dei 15 anni di età.

Adulti e adolescenti sopra i 15 anni:

1 Bustina per somministrazione, eventualmente la somministrazione può essere ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensità.

È consigliato assumerlo a stomaco pieno?

Assolutamente si, è consigliata l’assunzione a stomaco pieno senza l’impiego di acqua.

Quali sono le principali similitudini e differenze tra Buscofen e Okitask?

Entrambe le specialità medicinali appartengono alla categoria degli analgesici-antinfiammatori e sono indicati in caso di dolori di varia origine e natura, ma presentano – come specificato nell’articolo- differenti principi attivi.

Sia Okitask (Ketoprofene) che Buscofen (Ibuprofene) sono medicinali che per l’acquisto non richiedono la ricetta del medico e possono essere dispensati sia in Farmacia che Parafarmacia.

Uno degli effetti collaterali più frequente dei farmaci analgesici-antinfiammatori è la manifestazione a carico del tratto gastroenterico, con lesioni della mucosa gastrica, ulcere fino al sanguinamento gastrico.

Ecco perché durante una terapia farmacologica con questa categoria di farmaci è opportuno non sottovalutare l’assunzione di un gastroprotettore – farmaco che protegga lo stomaco innalzando lievemente il pH.

È sconsigliato l’utilizzo di entrambi i farmaci in caso di gravidanza ed allattamento. Si consiglia di controllare eventuali interazioni di questi farmaci se si sta seguendo una terapia farmacologica.

 

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